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lunedì 2 novembre 2009

LA DIVINA COMMEDIA (investigazione fatta per il 3º anno)


Nome Dante Alighieri

Nato c. 29 maggio 1265 Firenze

Morte del 14 settembre 1321 Ravenna

Professione Poeta Moglie Gemma, figlia di Messer Manetta Donati



Dante Alighieri (Firenze, c. 29 maggio 1265 - Ravenna, 14 settembre del 1321) è stato un poeta italiano. Il suo capolavoro, La Divina Commedia, è diventata la base del pensiero moderno e che si conclude con l'affermazione della medievale modo di intendere il mondo. E 'considerato la più grande opera letteraria composta in italiano e un capolavoro della letteratura mondiale. L'italiano è conosciuto come il "Sommo Poeta" (il Poeta Somme). Dante è anche chiamato il "padre della lingua italiana. La sua prima biografia è stata scritta da Giovanni Boccaccio (1313-1375), che ha scritto al Trattatello in laude di Dante. Ha partecipato attivamente alla lotte politiche del suo tempo, per cui è stato esiliato dalla sua città natale. Egli è stato un attivo sostenitore italiano di unità. Ha scritto diversi trattati in letteratura latina, la politica e la filosofia. La data esatta della nascita di Dante è sconosciuta, anche se generalmente si crede che sia di circa 1265.

La Comedìa — titolo originale dell'opera — è il capolavoro del poeta fiorentino ed è considerata la più importante testimonianza letteraria della civiltà medievale nonché una delle più grandi opere della letteratura universale. Viene definita "comedia" in quanto scritto in stile "comico" ovvero non aulico. Un'altra interpretazione si fonda sul fatto che il poema inizia da situazioni piene di dolore e paura e finisce con la pace e la sublimità della visione di Dio. Dante iniziò a lavorare all'opera intorno al 1300 (anno giubilare, tanto che egli data al 7 aprile di quell'anno il suo viaggio nella selva oscura) e la continuò nel resto della vita, pubblicando le cantiche man mano che le completava. Si hanno notizie di copie manoscritte dell'Inferno intorno al 1313, mentre il Purgatorio fu pubblicato nei due anni successivi. Il Paradiso, iniziato forse nel 1316, fu pubblicato man mano che si completavano i canti negli ultimi anni di vita del poeta.
Il poema è diviso in tre libri o cantiche, ciascuno formato da 33 canti (tranne l'Inferno che ne presenta 34, poiché il primo funge da proemio all'intero poema); ogni canto si compone di terzine di endecasillabi. La Commedia tende a una rappresentazione ampia e drammatica della realtà, ben lontana dalla pedante poesia didattica medievale, ma intrisa di una spiritualità cristiana nuova che si mescola alla passione politica e agli interessi letterari del poeta. Si narra di un viaggio immaginario nei tre regni dell'aldilà, nei quali si proiettano il bene e il male del mondo terreno, compiuto dal poeta stesso, quale "simbolo" dell'umanità, sotto la guida della ragione e della fede. Il percorso tortuoso e arduo di Dante, il cui linguaggio diventa sempre più complesso quanto più egli sale verso il Paradiso, rappresenta, sotto metafora, anche il difficile processo di maturazione linguistica del volgare illustre, che si emancipa dai confini angusti entro i quali lo aveva rinchiuso il pregiudizio scolastico medievale. Dante è accompagnato sia nell'inferno che nel purgatorio dal suo maestro Virgilio; in paradiso da Beatrice e da San Bernardo.